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    Segnalazioni
    PREMIO D’ARTE “CITTA’ DI TREVIGLIO” e CONCORSO GIOVANI TALENTI 2018
    [= PREMIO === D === ARTE ====== CITTA ===== DI ==== TREVIGLIO ===== e == CONCORSO ===== GIOVANI ==== TALENTI === 2018 ==]
    COMUNE DI TREVIGLIO
    29.09.18 - 28.10.18
        [== LINK ==]

    Treviglio, 30 settembre 2018 comunicato stampa

    Sabato 29 settembre 2018, presso la Sala Crociera del Museo Civico Ernesto e Teresa Della Torre, durante l’inaugurazione della quinta edizione del Premio d’arte “Città di Treviglio” e Concorso Giovani Talenti, sono stati assegnati i premi a tre degli artisti under 35 partecipanti al concorso.

    I vincitori del Concorso Giovani Talenti 2018 sono Vera Portatadino (Varese, 1984), che riceve dal Comune di Treviglio un premio di 3.000 euro e una personale che verrà allestita nel 2019 presso la Sala Crociera del Museo Civico e Andrea Bocca (Crema, 1996), cui vengono riconosciuti un premio di 2.000 euro reso disponibile da Sanpaolo Invest e una personale che verrà allestita nel 2019 presso lo Spazio Sanpaolo Invest a Treviglio. La giuria ha poi ritenuto meritevole di una segnalazione Jacopo Martinotti (Milano, 1995), al quale il Comune di Treviglio offre la possibilità di allestire una personale in Artdate 2019.

    La riflessione proposta ai partecipanti di questa edizione era “Colore semprevivo”. Come nelle precedenti edizioni, l’iniziativa si articola in due mostre: il Premio d’arte “Città di Treviglio”, su invito, e il Concorso Giovani Talenti, riservato agli under 35, su selezione.

    Gli altri artisti selezionati quest’anno sono: Federico Arani (Roma, 1995), Francesco De Bernardi (Vimercate, 1995), Giovanni Maria De Cataldo (Roma, 1990), Gabriele Dini (Viareggio, 1985), Irene  Fenara (Bologna, 1990), Antonio Fiorentino (Barletta, 1987), Alessandro Fogo (Thiene, 1992), Andrea Magnani (Faenza, 1983), Simone Monsi (Fiorenzuola d’Arda, 1988).

    La giuria era composta da Sara Fontana, critico e storico dell’arte, curatore del Premio; Diego Bergamaschi, collezionista; Ettore Favini, artista; Sara Fumagalli, curatore della GAMeC di Bergamo; Angiola Scandella Del Monte, collezionista; Federica Schiavo, gallerista; Juri Imeri, Sindaco del Comune di Treviglio; Giuseppe Pezzoni, Assessore alla Cultura del Comune di Treviglio; Elisabetta Ciciliot, Direttore del Museo Civico “Ernesto e Teresa Della Torre” di Treviglio.

    I dieci artisti invitati in questa quinta edizione del Premio sono invece Alberto Garutti (Galbiate, 1948), Kikki Ghezzi (Milano, 1967), Piero Gilardi (Torino, 1942), Margherita Leoni (Bergamo, 1974), Paola Mattioli (Milano, 1948), Maria Morganti (Milano, 1965), Michelangelo Penso (Venezia, 1964), Aldo Spinelli (Milano, 1948), Jorrit Tornquist (Graz, 1938), Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974).

    I premi e le motivazioni

    Vince un premio di 3.000 euro offerto dal Comune di Treviglio e una personale che verrà allestita nel 2019 presso la Sala Crociera del Museo Civico: 

    Vera Portatadino (Varese, 1984) con l’opera Giallo di Marte, 2018 olio e glitter su lino, 30 x 40 cm. 

    Il suo è un dipinto di piccolo formato, realizzato attraverso un processo lento, costituito da velature e stratificazioni e il cui titolo trae ispirazione dal pigmento utilizzato per il fondo del quadro. Su questo fondo galleggiano petali di fiori bianchi e piccoli elementi organici, oltre a una specie di pulviscolo. Una sorta di hortus conclusus, che appartiene a un’indagine sulla specificità e le potenzialità della pittura oggi, anno 2018, mentre la realtà si spinge sempre più rapidamente verso il virtuale.

    Vince un premio di 2.000 euro offerto da SanPaolo Invest e una personale che verrà allestita nel 2019 presso lo Spazio Sanpaolo Invest a Treviglio:

    Andrea Bocca (Crema, 1996) con l’opera Untitled (Mezzo arco arancione), 2017 legno, mestica su lino, 230 x 90 x 70 cm.

    L’autore è stato ritenuto meritevole del premio Sanpaolo Invest perché Untitled (Mezzo arco arancione) è il punto di arrivo di una breve ma intensa ricerca plastica che è costantemente in dialogo con la materia pittorica, grazie all’utilizzo in preparazione dell’antica tecnica pittorica dell’imprimitura. L’opera è concepita in una dimensione ambientale, aspirando anche a una sintesi architettonica. Una felice unione di leggerezza e monumentalità.

    La giuria ha deciso assegnare una menzione speciale, che consiste in una personale in Artdate 2019, a Jacopo Martinotti (Milano, 1995) per l’opera 900, 2018 fotografia, 76,8 x 115,2 cm.

    L’autore è stato ritenuto meritevole di questa menzione per la ricerca di nuove pratiche del fare scultura oggi, declinata ogni volta con un linguaggio libero e personale, ma sempre aperto al confronto con lo spazio, anche uno spazio istituzionale come in questo caso il Museo del Novecento di Milano, e al dialogo con la storia e la memoria.

    La mostra

    La mostra è allestita in quattro sedi e rimarrà aperta fino a domenica 28 ottobre 2018.

    Sala Crociera, vicolo Bicetti de Buttinoni: da martedì a venerdì 15.00-18.00, sabato e festivi 15.30-18.30.

    spazio menouno e spazio piudue, Piazza Garibaldi: da martedì a venerdì 15.00-18.00, sabato e festivi 15.30-18.30.

    Spazio Sanpaolo Invest, via Cavallotti 31B: da domenica a venerdì 15.00-18.00 o su appuntamento info 0363 48160.

    Verrà pubblicato un catalogo Publi Paolini Edizioni.

    Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria del Premio c/o il Comune di Treviglio:

    • Tel. +39 0363 317502 / + 39 0363 317520/ +39 0363 317506
    • info@premiocittaditreviglio.it
    PREMIO D’ARTE “CITTA’ DI TREVIGLIO” E CONCORSO GIOVANI TALENTI 2018
    [=== PREMIO === D === ARTE ====== CITTA ====== DI ==== TREVIGLIO ====== E == CONCORSO = GIOVANI ===== TALENTI ==== 2018 =]
    COMUNE DI TREVIGLIO
    29.09.18 - 28.10.18
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    PREMIO D’ARTE “CITTA’ DI TREVIGLIO”
    e CONCORSO GIOVANI TALENTI 2018

    Treviglio, 17 settembre 2018 comunicato stampa

    Il 29 settembre, presso la Sala Crociera del Museo Civico Ernesto e Teresa Della Torre, verrà inaugurata la quinta edizione del Premio d’arte “Città di Treviglio”, indetta dal Comune di Treviglio, sul tema “Colore semprevivo”, e verranno proclamati i vincitori del Concorso Giovani Talenti 2018.

    L’iniziativa si articola in due mostre: il Premio d’arte “Città di Treviglio”, su invito, e il Concorso Giovani Talenti, riservato agli under 35, su selezione. Per due di loro sono in palio due premi acquisto: il vincitore del concorso riceverà dal Comune di Treviglio un premio di 3.000 euro e una personale che verrà allestita nel 2019 presso la Sala Crociera del Museo Civico; sarà inoltre reso disponibile un premio di 2.000 euro da SanPaolo Invest e una personale che verrà allestita nel 2019 presso lo Spazio SanPaolo Invest a Treviglio.

    I dodici artisti selezionati quest’anno sono: Federico Arani (Roma, 1995), Andrea Bocca (Crema, 1996), Francesco De Bernardi (Vimercate, 1995), Giovanni Maria De Cataldo (Roma, 1990), Gabriele Dini (Viareggio, 1985), Irene Fenara (Bologna, 1990), Antonio Fiorentino (Barletta, 1987), Alessandro Fogo (Thiene, 1992), Andrea Magnani (Faenza, 1983), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Simone Monsi (Fiorenzuola d’Arda, 1988), Vera Portatadino (Varese, 1984).

    La giuria è composta da Sara Fontana, critico e storico dell’arte, curatore del Premio; Diego Bergamaschi, collezionista; Ettore Favini, artista; Sara Fumagalli, curatore della GAMeC di Bergamo; Angiola Scandella Del Monte, collezionista; Federica Schiavo, gallerista; Juri Imeri, Sindaco del Comune di Treviglio; Giuseppe Pezzoni, Assessore alla Cultura del Comune di Treviglio; Elisabetta Ciciliot, Direttore del Museo Civico “Ernesto e Teresa Della Torre” di Treviglio.

    I dieci artisti invitati in questa quinta edizione del Premio sono invece Alberto Garutti (Galbiate, 1948), Kikki Ghezzi (Milano, 1967), Piero Gilardi (Torino, 1942), Margherita Leoni (Bergamo, 1974), Paola Mattioli (Milano, 1948), Maria Morganti (Milano, 1965), Michelangelo Penso (Venezia, 1964), Aldo Spinelli (Milano, 1948), Jorrit Tornquist (Graz, 1938), Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974).

    La premiazione avverrà in occasione dell’inaugurazione della mostra sabato 29 settembre 2018 alle ore 18.00 presso la Sala Crociera del Museo Civico Ernesto e Teresa Della Torre (vicolo Bicetti, 11 Treviglio). La mostra, allestita in varie sedi (Sala Crociera, spazio menouno, spazio +2, Sanpaolo Invest), rimarrà aperta fino a domenica 28 ottobre 2018 con i seguenti orari: Sala Crociera e spazio menouno (da martedì a venerdì 15.00-18.00, sabato e domenica: 15.30-18.30), Sanpaolo Invest (da domenica a venerdì 15.00-18.00 o su appuntamento info 0363 48160).

    Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo Publi Paolini Edizioni.

    Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria del Premio c/o il Comune di Treviglio:
    – Tel. +39 0363 317502 / + 39 0363 317520/ +39 0363 317506
    – info@premiocittaditreviglio.it

    36a EDIZIONE BERGAMO FILM MEETING International Film Festival
    [== 36a === EDIZIONE ==== BERGAMO ==== FILM ==== MEETING = International === Film === Festival =]
    BERGAMO FILM MEETING
    10.03.18 - 18.03.18

    Per maggiori informazioni
    www.bergamofilmmeeting.it



        [== LINK ==]

    Prende corpo la 36a edizione di Bergamo Film Meeting, che si svolgerà dal 10 al 18 marzo 2018. Alla già annunciata retrospettiva dedicata all’attrice e regista norvegese Liv Ullmann e all’omaggio a Jonas Mekas, artista, regista e poeta, fondatore del New American Cinema Group e creatore dell’Anthology Film Archive, con la mostra Jonas Mekas – Personale (10 marzo – 15 aprile, Palazzo della Ragione, Bergamo), si affiancheranno come di consueto le giovani promesse del cinema contemporaneo.

    Sostenuto anche nel 2018 dall’Unione Europea grazie al sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa, il Festival riserverà uno sguardo particolare al cinema del nostro continente, attraverso le novità della Mostra Concorso, dei film documentari, della sezione “Europe, Now!” e dell’approfondimento rivolto all’animazione. La sezione “Europe, Now!” di Bergamo Film Meeting presenterà le personali complete dei registi Adrian Sitaru (Romania) e Stéphane Brizé (Francia), a cui si andrà ad aggiungere un terzo autore, mentre Špela Čadež (Slovenia) sarà la protagonista del focus sul cinema d’animazione.

    9 giorni fitti di proiezioni, per più di 160 film provenienti da tutto il mondo rappresenteranno la proposta di BFM36, che come di consueto sarà arricchito dalla presenza di numerosi ospiti internazionali, incontri con gli autori, eventi speciali, sorprese e anteprime, percorsi di visione per le scuole e gli spettatori under 18, insieme a un vivace contorno di appuntamenti tra arte, musica e fumetti, realizzati grazie al network di collaborazioni ormai consolidate tra il Festival e le numerose realtà culturali del territorio.

    I’M YOUR COLLECTION
    [=== I ===== M == YOUR ===== COLLECTION =]
    LICEO ARTISTICO STATALE "GIACOMO E PIO MANZù" 
    01.03.18 - 28.03.18

    Liceo Artistico “Statale Giacomo e Pio Manzù” (Sede di via Tasso 18)
    1-28 marzo 2018



        [== LINK ==]

    I’M YOUR COLLECTION
    Liceo Artistico Statale di Bergamo (Sede di via Tasso 18)
    1-28 | marzo | 2018

    “Cosa distingue due oggetti identici? Chi li possiede, lo spazio
    che abitano, lo sguardo che li definisce”

    L’allestimento proposto è un lavoro di composizione e manipolazione di una serie di multipli d’artista presi durante Take me (I’m Yours), mostra concepita da Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist nel 1995 e riproposta negli spazi di Hangar Bicocca dal 1 novembre 2017 al 14 gennaio 2018. Take me (I’m Yours) nasceva dall’esigenza di rendere l’arte uno spazio di scambio, diffusione, condivisione. La collettiva era infatti composta da opere che potevano essere modificate e collezionate, opere dalla natura effimera e mutevole, con cui il fruitore poteva liberamente interagire e che poteva prendere e fare sue.
    La visita alla mostra è stata per il nostro gruppo il primo momento di incontro diretto con i lavori, la produzione e le poetiche dei diversi artisti presi in oggetto.
    E’stato un momento di presenza coinvolgente e di reale costruzione del collettivo, a partire dal nome BE QUIET, dono dell’artista James Lee Byars. Anch’egli presente nell’esposizione milanese con una performance nella quale una donna in abito lungo, si avvicinava ad ogni persona, porgendo dal palmo della sua mano, un dischetto rosa.
    Da quell’esperienza siamo tornati con la “nostra collezione” che abbiamo deciso di riproporre all’interno della scuola, attraverso un lavoro di composizione, associazione, interpretazione e manipolazione delle opere, accompagnate da fotografie documentative dell’interazione con i lavori.
    La selezione non desidera essere né completa, né esaustiva, ma si pone come una restituzione della nostra esperienza.

    Ciò che vi trovate davanti è una collezione possibile, una composizione temporanea a più mani, che al termine dell’esposizione si frammenterà e gli oggetti saranno redistribuiti tra i membri del collettivo.

    IL COLLETTIVO
    BE QUIET: espressione idiomatica inglese
    con il doppio significato di stare in silenzio,
    smettere di parlare, stare tranquillo.
    Condizione di chi è in ascolto.

    BE QUIET è un collettivo artistico, a libera adesione di tutti gli studenti del triennio, nato all’interno del Liceo Artistico di Bergamo con il desiderio di approcciare l’arte in un modo personale, abbandonando i “doveri” scolastici per dare spazio a una partecipazione attiva e volontaria. Abbiamo scelto di fare esperienza dell’arte, della sua storia e delle sue pratiche, di conoscerne i metodi e di applicarne i processi, attraverso esercizi personali, tematiche condivise, esercizi di curatela e scrittura.

    BE QUIET vuole essere un laboratorio, uno spazio di scambio, un cantiere in evoluzione, nel quale essere in relazione con sé stessi e gli altri, in una partecipazione attiva e volontaria, fuori e dentro la scuola.

    1968-2018. FIFTY YEARS AGO. GLI STUDENTI DEL LICEO ARTISTICO RILEGGONO IL “68”
    [= 1968 = 2018. ===== FIFTY == YEARS == AGO. ===== GLI == STUDENTI == DEL === LICEO ==== ARTISTICO === RILEGGONO = IL ==== 68 ======= ==]
    LICEO ARTISTICO STATALE "GIACOMO E PIO MANZù" 
    18.01.18 - 25.02.18

    Atrio del Liceo Artistico “Statale Giacomo e Pio Manzù”
    18 gennaio – 25 febbraio 2018, ore 8.00-14.00
    entrata libera



        [== LINK ==]

    a cura di Enrico De Pascale

    A cinquant’anni di distanza dal mitico “1968” gli studenti del Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù di Bergamo” rileggono le storie e i fatti di quel fatidico anno -anno di rivolte, contestazioni e cambiamenti radicali-  da un’angolazione tutta speciale, quella della storia dell’arte. Se è vero infatti che sappiamo tutto o quasi di quanto accadde nei diversi ambiti della vita sociale: politica, religione, scuola, famiglia, sessualità, diritti civili ecc. cosa ricordiamo e cosa sappiamo esattamente di quanto accadde nel mondo dell’arte? Il movimento del Sessantotto è stato infatti un movimento complesso e articolato che ha unito classi sociali e giovani generazioni nella contestazione e in una rinnovata visione del futuro. Anche l’arte partecipò al cambiamento: musica, pittura, teatro, poesia e letteratura, dopo il Sessantotto non saranno più gli stessi; nuove energie creative spinsero gli artisti a guardare oltre, a immaginare un mondo diverso, a praticare nuovi linguaggi e nuovi comportamenti. Per indagare questo specifico settore della vita sociale e culturale gli studenti del Liceo hanno compiuto un’approfondita indagine storica e bibliografica per verificare che cosa venne effettivamente prodotto dagli artisti in quei fatidici 12 mesi del 1968: anno che tra le altre cose vide la dura contestazione, da parte degli artisti, della Biennale di Venezia, accusata di incentivare una irragionevole competizione e una ancor più riprovevole mercificazione dell’opera d’arte. Nel cinema fu l’anno di 2001 Odissea nello spazio (S.Kubrick); C’era una volta il West (S.Leone); Il pianeta delle scimmie (F. J. Schaffner), Hollywood Party (B.Edwards), Teorema (P.Pasolini); Yellow submarine (G.Dunning). Setacciando le biblioteche e il web, gli studenti hanno selezionato cento opere d’arte realizzate nel 1968 da artisti di varie nazionalità e appartenenti alle più diverse correnti artistiche: pop art, land art, arte povera, conceptual art, minimal art, fluxus, situazionismo, process art, narrative art, body art ecc. ecc ….Ne è emersa un’ampia e variegata antologia di opere utile per rileggere l’esplosiva stagione del 1968 attraverso lo sguardo degli artisti. Una prospettiva “ulteriore” per tentare di comprendere, a distanza di mezzo secolo, le ragioni e il lascito di una stagione irripetibile, che ha avuto notevolissime ripercussioni su tutte quelle successive. Il risultato è una godibilissima mostra -visitabile fino al 25 febbraio- di fotografie e video che riproducono opere di artisti diventati negli anni successivi delle autentiche celebrità: Andy Warhol, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Richard Serra, Maurizio Nannucci, David Hockney, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Mario Merz, Giuseppe Penone, Pino Pascali, Alighieri Boetti, Richard Long, Louise Bourgeois, Gilbert & George, Arnulf Rainer ecc. Scorrendo le immagini, colpisce da un lato la grande varietà delle opzioni linguistiche, dei materiali e delle tecniche impiegati: pittura, scultura, fotografie, video, installazioni, happening e performance, dall’altro la carica utopistica, immaginifica e profondamente poetica della gran parte delle opere, impegnate ad esplorare un nuovo modo, alternativo, di osservare, interpretare e vivere la realtà, la natura, il corpo, la città, i rapporti umani, il ruolo stesso dell’artista nella società. Alla mostra è collegato un concorso con ricchi premi in libri agli studenti del Liceo che per primi forniranno un elenco con i nomi e i titoli di almeno trenta delle opere e dei video esposti.

    Atrio del Liceo Artistico “Statale Giacomo e Pio Manzù”
    18 gennaio > 25 febbraio 2018
    ore 8.00 > 14.00
    entrata libera

    IO SONO ECONOMIA
    [= IO ==== SONO == ECONOMIA =]
    SQUAREWORLD
    01.02.18 - 14.02.18
        [== LINK ==]

    “IO SONO ECONOMIA” A cura di Cinzia Benigni

    Artisti:
    João Lucas Baccaro, Mattia Cesaria, Damiano Damu, Paolo Gamba, Tecalign Gotti, Federico Orlando, Carlo Persico, Caterina Pogna, Pietro Vitali

    Inaugurazione: Giovedì 1 Febbraio 2018, ore 18:30

    2 Febbraio – 14 Febbraio 2018
    Porta S.Agostino – Via della Fara, Bergamo

    L’invito e la spinta a discutere in ambito artistico di economia, intesa come scienza sociale, nasce a seguito di un recente viaggio in centro Africa, a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Il confronto, o meglio lo scontro spontaneo, tra la nostra civiltà occidentale e quella africana produce e scatena una infinita serie di quesiti volti a cercare l’esistenza di una regola o di un senso all’interno di queste società contrapposte alla deriva della loro mutazione.

    Da docente di una Accademia di Belle Arti, la curatrice indaga come l’Arte possa collocarsi dentro il sistema sociale, quale ruolo debba ricoprire per servire ad uno scopo, come possa offrire una lettura, una riflessione, una critica o una provocazione su questo immenso fenomeno di costante disuguaglianza e di orrore che spacca la società, nutrendo le libertà personali di pochi privilegiati e il laissez-faire del mercato economico.

    Lo stesso concetto è stato analizzato a fondo da John Maynard Keynes, economista e padre della macro economia, grande pensatore e visionario che sviluppò e analizzò le sue idee anche grazie alla frequentazione di numerosi personaggi, critici, letterati e artisti del suo tempo tra i quali Virginia Woolf, Vanessa Bell e Roger Fry.

    Gli artisti hanno interpretato il rapporto tra arte ed economia con il supporto dei Professori Stefano Lucarelli, Docente del corso di etica e politica economica e del corso di economia monetaria internazionale, e Giancarlo Beltrame, Docente del corso di economia politica e corso di economia monetaria dell’Università degli Studi di Bergamo.

    Con questa manifestazione si vuole dare vita ad una analisi del “problema economico”, quesito che non nasce con la scienza economica, aristotelicamente interpretata come “governo della casa”, ma nasce con l’uomo, con la sua esistenza, ulteriore elemento in comune con le manifestazioni artistiche visibili fin dagli albori della civiltà. L’artista infatti ha da sempre un grande dubbio, una avida preoccupazione, chi deve pagare il suo lavoro, la sua opera?

    Squareworld è un’associazione per la promozione artistica contemporanea, che vede come protagonisti giovani artisti tra i 18 e i 35 anni che operano nelle arti visive.

    Con l’obiettivo di connettere diverse personalità artistiche in una rete di competenze multidisciplinari, l’associazione è impegnata nella costruzione di un network di artisti emergenti e nel sostegno della ricerca artistica, in una dimensione che si proietta verso la fascia pubblica del vivere collettivo, dei territori, della città.

    Il network è nato nel 2016 e da Marzo 2017 si è costituito come associazione per la promozione sociale. Attraverso esposizioni, progetti socio-culturali ed uno spazio di archiviazione del proprio lavoro sul nostro portale web gli artisti vogliono promuovere la cultura coinvolgendo costantemente la società ed il territorio.

    “IO SONO ECONOMIA”

    Inaugurazione: Giovedì 1 Febbraio 2018, ore 18,30 Mostra: 2 – 14 Febbraio 2018
    Orari d’apertura: Lunedì / Domenica ore 11.30 – 18,30 Sito web: www.squareworld.net

    Info/Appuntamenti: +39 339 1827756 – 340 3932080 Email: info@squareworld.net

    IL TERZO PARADISO
    [== IL ==== TERZO = PARADISO ===]
    OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII
    13.10.17

    Inaugurazione: venerdì 13 ottobre, ore 17.00
    Ospedale Papa Giovanni XXIII
    Piazza Oms 1 – Bergamo



        [== LINK ==]

    Verrà inaugurato Venerdì 13 ottobre alle 17 all’interno dell’area verde dell’Ospedale di Bergamo il “Terzo Paradiso”, opera dell’artista Michelangelo Pistoletto, considerato tra i principali esponenti dell’arte contemporanea internazionale, che sarà presente all’evento.
    Il Terzo Paradiso è una rivisitazione del classico simbolo matematico dell’infinito, dove tra i due cerchi originari trova spazio un terzo segno circolare. I due cerchi alle estremità rappresentano Natura e Tecnologia, mentre il terzo al centro si interpone tra gli altri due a scongiurare il pericolo di uno scontro. Il Terzo Paradiso è quindi simbolo di una nuova era in cui scienza e tecnologia raggiungono l’armonia, dove natura e artificio si ricongiungono in un nuovo Eden in terra.
    Dalla sua creazione nel 2003, il nuovo segno dell’Infinito di Michelangelo Pistoletto è stato inserito in diversi contesti e tradotto in altrettante tecniche artistiche, sempre con significati differenti: dal tracciato su terra pensato per la Biennale di Venezia nel 2005 alla struttura di tessuto colorato posizionato nell’atrio del Louvre e del palazzo del Consiglio europeo a Bruxelles in occasione del semestre di presidenza italiana, fino alla musica con le collaborazioni con Gianna Nannini e i Subsonica.
    Al Papa Giovanni XXIII la forma che contraddistingue il “nuovo segno d’infinito” è stata ottenuta attraverso particolari movimenti del terreno e dune rialzate. Un progetto di “land art” che assume un particolare significato di rinascita. Una dimensione resa ancor più efficace grazie alla realizzazione nel contesto di un luogo di cura e alla funzione di spazio verde in cui pazienti, familiari e visitatori possano incontrarsi, passeggiare e trovare conforto.
    Il progetto del Terzo Paradiso a Bergamo è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Papa Giovanni XXIII, Io studio di architettura Traversi+Traversi che ha firmato il progetto e il circolo Love Difference di Palazzolo sull’Oglio. Principale sostenitore del progetto è la Fondazione Banca Popolare di Bergamo.
    La cerimonia di inaugurazione è stata organizzata con il contributo dell’Azienda agricola Monzio Compagnoni, la Contrada Bricconi, l’Azienda agricola Massimo Balduzzi e La Marianna.

    Il Terzo Paradiso è la fusione tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti. Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica, a restituire vita alla Terra, congiuntamente all’impegno di rifondare i comuni principi e comportamenti etici, in quanto da questi dipende l’effettiva “rinascita”.

    SABA MASOUMIAN - IL SOGNO DEL CORPO
    [= SABA == MASOUMIAN ====== IL ==== SOGNO == DEL ===== CORPO ==]
    SALA CROCIERA – CENTRO CIVICO CULTURALE
    14.10.17 - 29.10.17

    Inaugurazione: 14.10.2017, ore 17.30

    Lunedì-venerdì 15.00-18.00
    sabato e domenica 15.30-18.30

    Sala Crociera del Centro Civico Culturale
    Vicolo Bicetti 11, Treviglio



        [== LINK ==]

    Sabato 14 ottobre 2017 a Treviglio, presso la Sala Crociera del Centro Civico Culturale, verrà inaugurata la mostra personale di Saba Masoumian (Teheran, 1982), l’artista che nel 2016 si aggiudicò il “Premio Città di Treviglio” nell’ambito della quarta edizione del Premio d’arte “Città di Treviglio” e Concorso Giovani Talenti con l’opera video Mare asciutto.
    La personale, a cura di Sara Fontana, sintetizza la ricerca condotta da Saba Masoumian nell’ultimo anno e ripropone un nuovo allestimento del video Mare asciutto.
    La tematica intorno a cui ruotano i nuovi lavori dell’artista, come suggerisce il titolo della mostra, è quella della maternità, declinata in una sequenza di gruppi plastici densi di pathos e di poesia: racconti onirici fragili e leggeri, composti da elementi scultorei frammentari, gravitanti intorno al corpo femminile.
    La mostra inaugura a due settimane di distanza dalla personale Un’eco lontana, che Saba Masoumian ha tuttora in corso presso Villa Contemporanea a Monza.

    Una pubblicazione monografica, congiunta con Davide Mancini Zanchi che contestualmente inaugura una personale presso lo spazio Sanpaolo Invest di Treviglio, documenta i lavori in mostra e l’iter progettuale di Saba Masoumian.

    Saba Masoumian, nata a Tehran nel 1982, si è laureata in grafica alla Azad University di Tehran e ora studia pittura alla Accademia di Belle Arti di Bologna, città in cui vive e lavora. Opere sue appartengono alle collezioni pubbliche del Museo Civico di Treviglio, dei Musei Civici di Monza e delle Cartiere del Polesine di Adria. Nel 2015 è stata inserita da Saeb Eigner in Art of the Middle East: Modern and Contemporary Art of the Arab World and Iran (Merrell Publishers, Londra) e presentata da Lu Peng all’esposizione inaugurale del Museum of Contemporary Art di Yinchuan. Ha vinto il Premio d’Arte Città di Treviglio e il Premio San Fedele nel 2016, il Premio d’Arte Città di Monza e il Premio O.R.A. nel 2015. Ha tenuto personali a Teheran (Azad Art Gallery), Dubai, Milano (Galleria San Fedele), Pergola e Monza (Villa Contemporanea). Tra le collettive recenti, nel 2017 Playing Scenic (Pinacoteca Nazionale, Bologna), nel 2016 Esodo (Galleria San Fedele, Milano), nel 2015 Secondo livello (Otto Gallery, Bologna).

    La mostra di Saba Masoumian presso la Sala Crociera del Centro Civico Culturale (Vicolo Bicetti 11, Treviglio) rimarrà aperta fino al 29 ottobre 2017 con i seguenti orari: lunedì-venerdì 15.00-18.00, sabato e domenica 15.30-18.30.

    DAVIDE MANCINI ZANCHI - MILLEDUECENTO
    [=== DAVIDE == MANCINI ===== ZANCHI ==== MILLEDUECENTO ===]
    SPAZIO SAN PAOLO INVEST
    14.10.17 - 10.11.17

    Inaugurazione: 14.10.2017 – ore 18.00
    INGRESSO LIBERO

    lunedì al venerdì: 10 – 12 / 15 – 17.30
    In altri orari su appuntamento tel. 0363 48160

    Sanpaolo Invest
    Via Felice Cavallotti 31B, Treviglio
    info: +39 0363 48160



        [== LINK ==]

    Sabato 14 ottobre 2017 a Treviglio, presso lo spazio Sanpaolo Invest, verrà inaugurata la mostra personale di Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986), l’artista che nel 2016 si aggiudicò il “Premio Sanpaolo Invest” nell’ambito della quarta edizione del Premio d’arte “Città di Treviglio” e Concorso Giovani Talenti con l’opera Guardami le spalle || Guardami le spalle.
    La personale, a cura di Sara Fontana, comprende una selezione dei lavori recenti di Mancini Zanchi e un intervento site-specific realizzato nella grande sala dello spazio Sanpaolo Invest.

    Il titolo, Milleduecento, cela un riferimento che accomuna le opere in mostra: saranno esposte composizioni di dipinti che misurano trenta centimetri su un lato e quaranta sull’altro. A questo formato Mancini Zanchi è particolarmente legato fin dagli esordi, come testimoniano due opere importanti nella sua ricerca quali Senza titolo (pallonata su tela) e Senza titolo (quadro pulito), entrambe del 2012 e dal piccolo formato che intitola questa mostra. Già allora era chiara la sua volontà di apertura della dimensione del quadro, facendo di quest’ultimo un campo d’azione per interventi e linguaggi plurimi, che infine defluiscono nell’installazione. Altre opere registrano l’importanza di questo formato, quando il dipingere viene sostituito, celato o annichilito da un intervento postumo all’atto pittorico. Non ultimo il quadro sospeso nell’opera premiata a Treviglio lo scorso anno, nella quale uno spadone fluttuava nello spazio a protezione del dipinto appeso ad esso. Partendo da queste premesse, l’artista marchigiano andrà ad occupare l’ambiente con una grande installazione composta da alcuni dipinti che vagheranno nello spazio.

    Una pubblicazione monografica, congiunta con Saba Masoumian che contestualmente inaugura una personale al Centro Civico Culturale di Treviglio, documenta i lavori in mostra e l’iter progettuale di Davide Mancini Zanchi.

    Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986). Diplomato nel 2012 all’Accademia di Urbino, dal 2011 ha tenuto personali e collettive in numerosi spazi privati e musei pubblici. Le mostre personali recenti hanno avuto luogo nel marzo 2017 presso la Galleria Nazionale delle Marche e nel 2016 presso il Museo Fattori di Livorno. Tra le mostre collettive: Versus presso Galleria Civica di Modena e Memorie a Villa Manin, ambedue a cura di Andrea Bruciati; Ciy, a cura di Claudia Buizza e Pietro Della Giustina, presso Ville Belville di Parigi; la mostra di fine residenza Dena Foundation dal titolo Primavera 3, a cura di Valentine Mayer e Jane Koh (Frederic Lacroix Gallery, Parigi). È stato insignito del “Premio Sanpaolo Invest” nell’ambito della quarta edizione del Premio d’arte “Città di Treviglio” e Concorso Giovani Talenti 2016, del “Premio Lissone 2014” del MAC di Lissone, a cura di Alberto Zanchetta e del “Premio Pescheria” del Centro Arti visive Pescheria di Pesaro nel 2011.

    TRADIZIONI E CONTAMINAZIONI - TOUR DIMORE STORICHE
    [=== TRADIZIONI ==== E === CONTAMINAZIONI ==== TOUR ===== DIMORE ==== STORICHE =]
    DIMOREDESIGN BERGAMO
    10.09.17 - 04.10.17

    Dimore aperte al pubblico tutte le domeniche dal 10 settembre al 1 ottobre
    orari: 10.30/12.30 – 14.30/18.30
    Visite guidate senza prenotazione
    Biglietti acquistabili presso gli ingressi delle singole dimore o sul sito dimoredesign.it



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    Le dimore, gli allestimenti, il design
    Il Tour Dimore Storiche di Bergamo presenta l’edizione 2017 di DimoreDesign: tutte le domeniche dal 10 settembre al 4 ottobre, Palazzo Agliardi, Palazzo Moroni, Palazzo Terzi e Villa Grismondi Finardi aprono eccezionalmente le loro porte al pubblico e alla creatività di cinque celebri designer di fama internazionale.
    Protagonisti della settima edizione di DimoreDesign sono gli artisti Marc Sadler, Matteo Ragni, Paola Navone con Rosa Maria Rinaldi e Katrin Arens. Ciascuno di loro reinterpreterà con il proprio stile e la propria sensibilità̀, gli interni e gli esterni dei palazzi storici, gli scenografici saloni e i giardini con allestimenti di intenso impatto scenico.
    E ogni mercoledì, sono in programma un ciclo di appuntamenti serali con i designer che, in dialogo con Giacinto di Pietrantonio, Direttore GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo – racconteranno al pubblico le rispettive creazioni, percorsi ed esperienze.

    Tour Dimore Storiche
    Palazzo Moroni, Palazzo Terzi, Palazzo Agliardi, Villa Grismondi Finardi sono le quattro abitazioni nobiliari che conservano al loro interno opere d’arte di eccezionale valore come i decori del Tiepolo e dipinti di celebri artisti come Moroni, Luini e Baschenis. Le antiche residenze apriranno le porte al pubblico con visite guidate in varie lingue alla scoperta degli splendidi interni e degli allestimenti pensati dai designer per ogni singola dimora.
    informazioni: visite guidate senza prenotazione. Biglietti acquistabili presso gli ingressi delle singole dimore o sul sito www.dimoredesign.it. Tutte le domeniche dal 10 settembre al 1 ottobre.

    Designer
    Cinque designer di fama internazionale reinterpretano, con il loro stile e la loro creatività, i palazzi storici.
    Marc Sadler a Palazzo Moroni I Matteo Ragni a Villa Grismondi Finardi I Paola Navone e Rosa Maria Rinaldi a Palazzo Terzi I Katrin Arens a Palazzo Agliardi.

    Incontri con il design
    Non solo visite, ma anche occasioni di confronto e dibattito: tutti mercoledì sera dal 13 settembre al 4 ottobre, i designer si raccontano nei saloni delle Dimore; a moderare gli incontri Giacinto Di Pietrantonio, Direttore GAMeC.
    Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
    Prenotazioni online sul sito dimoredesign.it

    Masterclass
    Dopo il successo dello scorso anno, ritorna il percorso di Masterclass rivolto agli studenti universitari dell’Istituto Europeo di Design (IED) che avranno l’opportunità di incontrare gli artisti, approfondendone i percorsi e le ispirazioni e intervistandoli insieme a Giacinto Di Pietrantonio durante gli incontri con il design del mercoledì sera. Durante le domeniche di apertura delle dimore, i partecipanti della Masterclass condurranno il pubblico alla scoperta delle residenze fornendo un punto di vista privilegiato, frutto di un’analisi approfondita condotta dietro le quinte con gli artefici delle installazioni

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