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    LA PELLE DELL’IMMAGINE - ROSY ROX
    LA PELLE DELL’IMMAGINE - ROSY ROX
    [= LA == PELLE ==== DELL ===== IMMAGINE ====== ROSY === ROX =]
    TRAFFIC GALLERY
    19.11.16 - 25.03.17

    Martedì – sabato: 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00

    Via San Tomaso, 92 24121 Bergamo
    tel. +39 035 0602882

    info@trafficgallery.org
    www.trafficgallery.org



        [== LINK ==]

    Traffic Gallery ospita La pelle dell’immagine, prima mostra personale dell’artista e performer partenopea Rosy Rox all’interno dei propri spazi.

    La nudità stessa in quanto immagine del mistero – in quanto immagine… di ciò che non ha immagine (Jean Luc Nancy)

    La mostra verte principalmente sulla documentazione di due delle più interessanti opere performative dell’artista: La Robe (2012) a cura di Adriana Rispoli e Eugenio Viola, realizzata al Museo Madre di Napoli e Frammento Archetipo (2016) a cura di Angel Moya Garcia e Eugenio Viola presso la Tenuta dello Scompiglio, Lucca.

    Lo spunto teorico per entrambe le performance è la figura di James Hillman, psicologo e filosofo americano noto per la sua teoria detta “Psicologia Archetipale” nella quale gli archetipi sono i modelli del funzionamento psichico, le radici dell’anima, le radici dei miti.

    Il corpo, nodo centrale della ricerca di Rosy Rox, diviene spunto primario e strumento interpretativo della realtà:

    “Concentrandosi su tematiche ascrivibili all’identità femminile, l’artista restituisce un universo frammentato, sospeso tra ironia e seduzione, lussuria e innocenza, aggressività e seduzione. La sua poetica sottende un universo frammentato e straniante, sospeso tra immaginario e simbolico, abitato da opere ammalianti e pericolose, attrattive e repulsive, accattivanti nel loro aspetto vagamente glamour e prezioso ma allo stesso tempo minacciose, che giocano sullo stereotipo della seduzione femminile “fatale” e si caricano di messaggi ambivalenti” (E.Viola)

    In mostra verranno esposte due fotografie di scena di medio-grande formato tratte dalla performance La Robe, ovvero il vestito, azione in cui il corpo dell’artista, in un’atmosfera di altissima tensione sottolineata da un suono martellante, si affranca dallo strato superficiale di pelle bianca in una sorta di metamorfosi catartica che si conclude nello struggente raggiungimento della libertà rappresentata dalla nudità del corpo.

    Partendo invece dalla performance Frammento Archetipo saranno presentati in galleria undici sculture, calchi in ceramica degli originali adoperati alla Tenuta dello Scompiglio, sospese con catene metalliche che abiteranno lo spazio in una sorta di onirico attraversamento dei simboli che accompagnano la mitologia personale dell’artista.

    Infine si aggiungeranno i video delle azioni performative e una sarcastica scultura intitolata “Le Plumen”, ready-made di un piumino da spolvero realizzato con acciaio, legno, pelle sintetica ed immancabili piccole “armi domestiche”, tocco distintivo dell’artista.

    “Mi sono innamorato del lavoro di Rosy Rox osservando da spettatore Frammento Archetipo senza aver alcuna chiave interpretativa pregressa, testi, teorie filosofiche alle quali potessi far riferimento. Attraverso la lente di uno sguardo puro, l’emozione, l’enfasi e l’empatia della performance mi ha inconsciamente mosso l’anima attraverso l’intermittenza di simboli ancestrali assimilati dall’immaginario collettivo e che nei secoli hanno costituito ciò che definiamo coscienza collettiva. Ciò che conta è quel lieve e fugace barlume di intuizione che avvolge lo spettatore e lo costringe a fare anima.” (R. Ratti).
    Rosy Rox è un’artista visiva nata a Napoli nel 1976, dove vive e lavora.

    Scultura, installazione e performance sono i principali linguaggi utilizzati nella sua ricerca artistica. Dal 2011 lavora al progetto partecipativo in progress il dono che con il coinvolgimento di realtà sociali differenti, coniuga ed elabora il rapporto tra vissuto e arte.

    Nel 2012 ha vinto il premio Un’opera per il Castello con cui ha realizzato l’opera permanente Tempo Interiore, riattivando nella sua personalissima visione l’antico orologio della Piazza d’Armi e restituendogli un tempo non convenzionale che cortocircuita passato, presente e futuro.

    I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private tra cui: Fondazione VAF-Germania; PaBAAC, Mibac-Italia; Museum Biedermann, Germania, Collection Alain Servais, Belgio, Sana Quisisarni New York, Ernesto Esposito, Napoli.

    Tra le ultime performance ricordiamo:
    • Frammento Archetipo, Tenuta dello Scompiglio, Lucca (2016)
    • Monumento di Passaggio, Scala Monumentale Montesanto, Q.i. Napoli (2015)
    • Con-Tatto Interiore, Byblos Art Hotel Villa Amistà, Verona (2015)
    • La Robe, Museo MADRE, Napoli (2012)
    • Please Return to You, CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea, Roma (2012)
    • Mi Infrangerò nella tua Sentenza, StadtGalerie Kiel, Kiel (2012)

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