Inaugurazione:
venerdì 11 dicembre 18.30
Apertura:
sabato 12 e 19 dicembre | domenica 13 e 20 dicembre
dalle 9.00 alle 12.30 e 14.30 alle 18.00
c/o Baco – Arte COntemporanea
Palazzo della Misericordia, Via Arena 9, Città Alta, Bergamo
Per informazioni:
Spazio Polaresco, tel 035-399674
fabianagerosa@comune.bg.it |
CAMERA FISSA
Una mostra di Simone Brolis e Roberto Funetta
curata da Daniele Maffeis
nell’ambito di POLAREXPO 2015, presso BACO – arte contemporanea
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Presentazione del catalogo di
MARTA DORME NEL LETTO DI TRE FIUMI
di Marina Dierico, curato da MAPS – Museum of Art in Public Space e Daniele Maffeis
Camera fissa
Simone Brolis e Roberto Funetta organizzano con le loro opere dei microcosmi autonomi e separati ma rispondenti ad un’esigenza comune.
Primo dato comune: abbiamo a che fare con simulazioni e deformazioni di spazi interni. Vengono inscenate piccole situazioni dell’esistenza domestica, con le sue leggerezze e costrizioni, abitudini consolidate e certezze dispotiche, delle stanze apparecchiate di vita quotidiana.
Secondo dato comune: la riduzione di scala. Le presenza scultoree che compongono la mostra sono interni ricostruiti e rimpiccioliti, interni per gnomi o case di bambola. Gli artisti giocano una posizione dominante, scompongono e ricompongono elementi ricorrenti della propria esperienza, immagini e simboli fondativi di una cosmologia personale, su cui esercitano la libertà della fantasia e l’illusione del controllo.
La camera fissa di Roberto Funetta è la cucina: teatro delle relazioni famigliari in cui si esercita una diplomazia complessa basata sul ‘governo del dolore affettivo’ (per usare le parole dell’artista). Un mix di affetto e potere tanto comune quanto contraddittorio, una matrice su cui si innestano – a seconda dei casi – conflitti, tragedie e piccole gioie.
Il cibo è elemento ricorrente nel lavoro di Funetta, simbolo o forse surrogato della comunicazione famigliare e dell’equilibrio tra i suoi componenti. Possiamo facilmente immaginare ruoli canonizzati e inamovibili: chi cucina, chi mangia, chi commenta, chi chiede, chi non-rifiuta, chi serve, chi non-avanza.
La camera fissa di Simone Brolis è uno spazio più privato e apparentemente autoreferenziale: la stanza-studio, luogo in cui non si esercitano relazioni, luogo di gioco e di potenzialità assoluta. Sole e acciaio è un autoritratto in forma di stanza, uno spazio quasi monacale a tratti claustrofobico abitato da due polarità simboliche: un bilanciere e una scrivania. Il corpo e la mente, a cui l’artista dedica egual rigore e dedizione.
Gli autoritratti architettonici di Brolis non rispondono però ad una semplice esigenza di esibizione narcisistica del sè, sono in realtà concepiti come dispositivi di visione e dunque finalizzati ad instaurare – sotto specifiche condizioni – un rapporto con l’osservatore.
Il lavoro di Simone Brolis si muove in un equilibrio sottile tra mostrare e occultare, suggerire e confondere. È il principio del Naòs, la cella sacrale del tempio greco, perlopiù inaccessibile ai fedeli tranne che in specifiche condizioni-festività. Nelle sue opere si inseguono, si innestano e si complicano molteplici riferimenti e citazioni a opere e testi di diversa natura. Una stratificazione di significati e iconografie che non esiste per offrirsi ad una decodificazione letterale, ma per essere fruita nella sua pura presenza di dato sensibile.
Marta dorme nel letto di tre fiumi
Marta dorme nel letto di tre fiumi è un progetto di Martina Dierico, curato da MAPS – Museum of Art in Public Space e Daniele Maffeis. Si tratta di un progetto relazionale e partecipativo, concepito per travalicare i limiti dello spazio espositivo tradizionale e relazionarsi direttamente con la città di Bergamo.
Marta dorme nel letto di tre fiumi è il titolo di un inedito racconto breve che Martina Dierico ha commissionato a Leo Merati, giovane autore bergamasco. Esistono 29 esemplari del libro ma ciascun esemplare contiene una ed una sola diversa pagina del racconto. A partire dal 26 aprile in occasione della Caccia al Libro e per tutta l’estate, le 29 edizioni parziali sono state disseminate in luoghi differenti della città di Bergamo: biblioteche, mercatini, librerie, edicole. Chiunque è incappato in uno dei libri ha potuto liberamente appropriarsene e, comunicando via mail un apposito codice, decidere di sbloccare la propria pagina. Una versione digitale del libro, liberamente accessibile via web, ospita esclusivamente le pagine sbloccate fino a questo momento. In occasione dell’ultima mostra di POLAREXPO pubblichiamo il catalogo che raccoglie la documentazione e gli esiti dell’intero progetto.