Le dualità e i raddoppi di senso del termine “ORO” tengono insieme elementi sacri spesso utilizzati nell’iconografia a altri più prosaici. L’oro del mais, cibo alla base di ogni sagra orobica, e l’oro delle tavole che ha nutrito la spiritualità di generazioni di popoli; mani che dorano, bocche che orano e si riempiono dell’oro di polente/soli/aureole.