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    ART UP 9/18 NATALE MORZENTI
    ART UP 9/18 NATALE MORZENTI
    [= ART === UP === 9 ==== 18 ==== NATALE == MORZENTI ===]
    ART UP – UBI BANCA
    03.09.18 - 28.09.18

    Dal lunedì al venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10
    INGRESSO LIBERO
    UBI Banca
    Piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo



        [== LINK ==]

    ART UP 2018

     a cura di Enrico De Pascale

    3-28 settembre 2018

    NATALE MORZENTI    

    AUTORITRATTO con la scodella  

    Olio su tela, cm 100×70

    1925 ca. 

    firmato in basso a destra

    Collezione UBI Banca, Sede Bergamo 

    La ricca produzione di Morzenti comprende un notevole numero di Autoritratti scalati lungo l’arco dell’intera carriera, durata una quarantina d’anni circa. La sequenza è tale da costituire una ricca e variegata galleria d’immagini in cui il corpo dell’artista appare in costante trasformazione. Lo spunto è tipico di una ben nota tradizione dell’Espressionismo europeo -da Van Gogh a Munch a Schiele (con l’insuperabile precedente di Rembrandt)-, che concepisce l’Autoritratto come una sorta di autoanalisi, di incessante e spesso impietoso esercizio di scavo introspettivo. In molti casi il pittore si diverte a interpretare i diversi tipi di una sua personale “commedia umana” esibendosi en travesti nelle vesti ora di un bevitore, ora di un frate o di un vagabondo ecc. Ambientato in un interno privo di notazioni d’arredo, il presente autoritratto mostra un Morzenti già in età matura che fissa l’osservatore con sguardo indagatore e quasi sospettoso. La tavolozza, pressoché monocroma, è calibrata sulle tonalità neutre dei beige, dei bruni e degli ocra che valorizzano il candore della ciotola, stretta nella mano destra del pittore, in un gesto a metà strada tra la richiesta e l’offerta.  

    NATALE MORZENTI (Silvano d’Orba, (AL) 1885 – Martinengo 1947) 

    Figlio di un  intagliatore, nel 1902 è iscritto ai corsi dell’Accademia Carrara, che conclude nel 1907 dopo aver raccolto numerosi premi e segnalazioni di merito. Tra I suoi compagni di studi vi sono Giovanni Marini, Oprandi, Alebardi, Brugnetti. Vincitore del Premio Piazzoni nel 1911 è a Roma dove frequenta la Scuola Libera dl Nudo all’Accademia di Belle arti. Gli anni seguenti espone più volte a Brera e alla Permanente.  La sua ricca produzione comprende autoritratti, ritratti, figure di mendicanti e bevitori, scene agresti e di vita dei campi. Conduce una vita difficile, con persistenti problemi economici, aggravati dal carattere schivo e solitario e dall’isolamento nella comunità periferica di Martinengo, nella Bassa bergamascaNel 1926 tiene la sua prima importante personale alla galleria Bolognesi di Milano ottenendo apprezzamenti da parte di critici autorevoli come Raffaello Giolli e Carlo Carrà. Nel 1927 a Roma tiene un’esposizione presso il teatro Quirino. Artista originalissimo, solitario e in qualche modo fuori dal tempo, mostra una cultura figurativa ricca di suggestioni provenienti tanto dalla pittura europea del XVII secolo (Rembrandt) che dai principali esponenti dell’Espressionismo austriaco, tedesco, norvegese. 

     

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